Sergio Carlesso Nazzareno Berton - Reset
“RESET”
Nazzareno Berton – Sergio Carlesso
Altopiano di Asiago / Monte Grappa (VI)
“Reset” è una ricerca “a quattro mani” sul territorio dell’Altopiano di Asiago e del Monte Grappa che dura ormai da quasi 15 anni e che si è sviluppata per capitoli successivi in conseguenza delle sensazioni con cui l’ambiente si è di volta in volta palesato nei nostri riguardi.
“Reset”, nato “dalla volontà di liberarsi (…), per ritrovare la magia del quotidiano e riscoprire un rapporto “rilassato” con la natura” ha comportato nel tempo un coinvolgimento personale sempre più profondo (“Res(p)e(c)t”): l’intervenire fisicamente sull’ambiente, interferendo sui suoi normali equilibri, è divenuto sempre più un modo per appartarsi dal mondo esteriore “esaltando il coinvolgimento in storie silenziosamente presenti, anche se non immediatamente percepibili” all’interno dei boschi.
Dopo tanto tempo trascorso “a capire” la Natura, sempre più ci siamo sentiti di farne parte, ben accolti. Le “storie silenziosamente presenti” sono diventate anche la nostra storia. Per la prima volta con “RE ( nel set della Natura )” – terza parte di “Reset” - anche la nostra figura ha fatto parte dell’immagine, segno di una sempre maggiore simbiosi. L’essere parte di tutto questo, capirlo, “sentirlo”, “ci rende comunque importanti e felici. Come un RE”.
Ristabilire un nuovo rapporto, ugualmente forte, non è però semplice. Siamo certi che la Natura voglia accoglierci senza condizioni?
“RE/LATE” ( 5° parte di Reset ) è una ricerca per capire più profondamente il nostro legame con l’ambiente, per vivere sensazioni non ancora provate fino ad ora e scoprirne l’essenza.
“Il progetto di Nazzareno Berton e Sergio Carlesso è incentrato sul rapporto tra il paesaggio naturale e la presenza dell’uomo. I due fotografi veneti, grandi appassionati e conoscitori della loro terra, ci mostrano nelle immagini una natura che (…) si dichiara in tutta la sua segreta ed enigmatica bellezza.
Il percorso creativo viene realizzato attuando nei luoghi scelti delle modificazioni minimali e spesso indecifrabili, ma coerenti con identità e natura del paesaggio in cui si integrano, di cui accentuano e sottolineano le particolarità. Questo confronto con la natura viene affrontato con rispetto e delicatezza, e si trasforma in un dialogo in cui essa viene ammirata ed interrogata, alla ricerca del modo in cui l’uomo la abita e del senso con cui ci si rapporta.
(…) Nel processo artistico perseguito da Berton e Carlesso, trovano spazio sia il piacere estetico creato dalla bellezza dell’immagine della natura, sia un approccio alla fotografia concettuale, che collega il loro lavoro alla Land Art e a quella fotografia contemporanea che non rinuncia a intervenire dentro il suo oggetto con presenze, modificazioni, messe in scena, creando potenti dispositivi di riflessione”. (Massimo Agus)