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2025 9-30 Giugno Esposizione Sant'Artemio Provincia di Treviso FAST





La serena inquietudine del territorio al Foyer di Sant'Artemio (TV)
Mostra collettiva
dal 09 al 30 giugno 2025

Inaugurazione
13 giugno ore 18:00



Inaugura il 13 di giugno alle 18:00 presso il foyer di Sant’Artemio nella sede. della Provincia di Treviso, la quarta esposizione de “La serena inquietudine del territorio”.

Il progetto che nasce nel 2016, e che diventa un laboratorio virtuale di ricerca fotografica sul territorio Veneto e non solo, ha poi prodotto delle riviste pubblicate con periodicità annuale e e che sono arrivate alla quinta edizione.

I progetti esposti hanno partecipato alle call #03 e #04 e che sono stati inclusi nelle omonime riviste uscite nel 2023 e 2024.



Qui la home page del sito













Sergio Carlesso e Nazzareno Berton sono accumunati dalla passione della fotografia e dall’amicizia,  oltre che dalla frequentazione dell’Associazione Culturale Ezzelino Fotoclub. Dal 2009, oltre a continuare la propria personale ricerca, sviluppano progetti comuni su temi relativi la rilettura del paesaggio e del territorio, operando con voluta lentezza e lunga frequentazione dei luoghi al fine di percepirne le caratteristiche. Spesso intervengono modificando la peculiarità dell’ambiente utilizzando questo metodo per obbligarsi a capire (o meglio “sentire”) la sua essenza e trasmetterne la propria percezione. Testimonial Fuji e Samsung in progetti fotografici nazionali, con i loro lavori sono stati premiati ed esposti in numerosi festival. RESET (2009/2024) è il compendio di una ricerca “a quattro mani” che dura ormai da più di 15 anni. “Nato dalla volontà di liberarsi (..), per ritrovare la magia del quotidiano e riscoprire un rapporto rilassato con la natura”, ha comportato nel tempo un coinvolgimento personale più profondo e rispettoso (“Res(p)e(c)t”). Con il tempo “sempre più ci siamo sentiti accolti” e per la prima volta in “RE ( nel set della Natura )” la nostra figura entra nell’immagine, in simbiosi con l’ambiente. Ma la Natura a volte ristabilisce le gerarchie: il territorio oggetto della ricerca nel 2018 è stato sconvolto da “Vaia”: siamo certi che la Natura voglia accoglierci senza condizioni? La Natura è Madre o Matrigna? “Re/Late” è un approfondimento del nostro legame con l’ambiente, vivendo sensazioni non ancora provate per scoprirne l’essenza.
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Sergio Carlesso e Nazzareno Berton

Sergio Carlesso e Nazzareno Berton sono accumunati dalla passione della fotografia e dall’amicizia,  oltre che dalla frequentazione dell’Associazione Culturale Ezzelino Fotoclub. Dal 2009, oltre a continuare la propria personale ricerca, sviluppano progetti comuni su temi relativi la rilettura del paesaggio e del territorio, operando con voluta lentezza e lunga frequentazione dei luoghi al fine di percepirne le caratteristiche. Spesso intervengono modificando la peculiarità dell’ambiente utilizzando questo metodo per obbligarsi a capire (o meglio “sentire”) la sua essenza e trasmetterne la propria percezione.
Testimonial Fuji e Samsung in progetti fotografici nazionali, con i loro lavori sono stati premiati ed esposti in numerosi festival.

RESET (2009/2024) è il compendio di una ricerca “a quattro mani” che dura ormai da più di 15 anni. “Nato dalla volontà di liberarsi (..), per ritrovare la magia del quotidiano e riscoprire un rapporto rilassato con la natura”, ha comportato nel tempo un coinvolgimento personale più profondo e rispettoso (“Res(p)e(c)t”). Con il tempo “sempre più ci siamo sentiti accolti” e per la prima volta in “RE ( nel set della Natura )” la nostra figura entra nell’immagine, in simbiosi con l’ambiente. Ma la Natura a volte ristabilisce le gerarchie: il territorio oggetto della ricerca nel 2018 è stato sconvolto da “Vaia”: siamo certi che la Natura voglia accoglierci senza condizioni? La Natura è Madre o Matrigna? “Re/Late” è un approfondimento del nostro legame con l’ambiente, vivendo sensazioni non ancora provate per scoprirne l’essenza.
Giancarlo Dell'Antonia Artista visivo, grafico, docente all’Accademia di Belle Arti Venezia. Ha esposto in molteplici mostre collettive e tenuto personali in Italia e all’estero partecipando a fiere nazionali ed internazionali, presente in archivi e collezioni. VISIVO Una riflessione e un percorso sul processo digitale dell’immagine da me iniziato molto tempo fa e contraddistinto dall’utilizzo di più media, concepito come un’indagine analitica che si è sempre più focalizzata sulla rappresentazione dello spazio. La possibilità di manipolare, archiviare e condividere immagini in modo immediato ha trasformato non solo la mia pratica artistica, ma anche la mia percezione della realtà visiva. Riflessioni sul significato dell’autenticità e sull’alterazione del reale si sono fatte più frequenti, portandomi a interrogarmi sul valore intrinseco dell’immagine nel contesto contemporaneo, ricercando una rilettura dell’immagine attraverso un sistema di scomposizione e riconfigurazione della stessa.
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Giancarlo Dell'Antonia


Giancarlo Dell'Antonia
Artista visivo, grafico, docente all’Accademia di Belle Arti Venezia.
Ha esposto in molteplici mostre collettive e tenuto personali in Italia e all’estero partecipando a fiere nazionali ed internazionali, presente in archivi e collezioni.

VISIVO Una riflessione e un percorso sul processo digitale dell’immagine da me iniziato molto tempo fa e contraddistinto dall’utilizzo di più media, concepito come un’indagine analitica che si è sempre più focalizzata sulla rappresentazione dello spazio. La possibilità di manipolare, archiviare e condividere immagini in modo immediato ha trasformato non solo la mia pratica artistica, ma anche la mia percezione della realtà visiva. Riflessioni sul significato dell’autenticità e sull’alterazione del reale si sono fatte più frequenti, portandomi a interrogarmi sul valore intrinseco dell’immagine nel contesto contemporaneo, ricercando una rilettura dell’immagine attraverso un sistema di scomposizione e riconfigurazione della stessa.
Giorgio Meneghetti Vicentino del 1952, Architetto. Dapprima libero professionista, lavora in seguito presso un Ente Pubblico, dirigendone le attività relative alla gestione complessiva del Territorio. Lungo il percorso di studio e professionale, la pratica della fotografia è sempre stata sia strumento di lavoro che fattiva opportunità di crescita personale. Pur mantenendo orizzonti progettuali molto ampi, esplora particolarmente le tematiche del paesaggio, soprattutto urbano, anche dal punto di vita sociale. Vive e lavora a Padova. LA COSTRUZIONE DELLA FEDE Una esplorazione dei Santuari veneti, sulle tracce di una fede popolare che nel tempo si è resa immagine indelebile, costruita e sedimentata nel territorio e nel vissuto sociale. Un percorso suggestivo che trova compimento nel buio del raccoglimento e della ierofania, sedimentando secoli di frequentazione, fede e speranza .
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Giorgio Meneghetti

Giorgio Meneghetti Vicentino del 1952, Architetto. Dapprima libero professionista, lavora in seguito presso un Ente Pubblico, dirigendone le attività relative alla gestione complessiva del Territorio. Lungo il percorso di studio e professionale, la pratica della fotografia è sempre stata sia strumento di lavoro che fattiva opportunità di crescita personale. Pur mantenendo orizzonti progettuali molto ampi, esplora particolarmente le tematiche del paesaggio, soprattutto urbano, anche dal punto di vita sociale.
Vive e lavora a Padova.


LA COSTRUZIONE DELLA FEDE Una esplorazione dei Santuari veneti, sulle tracce di una fede popolare che nel tempo si è resa immagine indelebile, costruita e sedimentata nel territorio e nel vissuto sociale. Un percorso suggestivo che trova compimento nel buio del raccoglimento e della ierofania, sedimentando secoli di frequentazione, fede e speranza .

LSIDT #04 Esposizione FAST Sant Artemio Provincia TV
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LSIDT #04 Esposizione FAST Sant Artemio Provincia TV
Carlo Chiapponi Inizio a fotografare negli anni ’80. Mi ritengo un fotografo “lento”, meditativo. Ricerca, analisi, sperimentazione del visibile e accettazione dell’errore, sono i miei fondamentali. Oggi pongo la mia attenzione al paesaggio con attraversamenti nomadici delle periferie urbane. UNDER YOUR FEET La forza di gravità del pianeta terra, mantiene i nostri piedi vicini al suolo. È una relazione evolutiva, osmotica, con un grande organismo composto da esseri viventi. Riflettere su questo equivale a prendere consapevolezza della necessità, quanto mai attuale, di avere un altro atteggiamento verso il suolo, che non sia di consumo, ma di mantenimento delle sue peculiari caratteristiche organiche e fisico-chimiche. Attraverso l’ impermeabilizzazione di vaste superfici del territorio, non si permette al suolo di respirare, limitandone così il rilevante potere di mediatore climatico.
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Carlo Chiapponi


Carlo Chiapponi Inizio a fotografare negli anni ’80. Mi ritengo un fotografo “lento”, meditativo. Ricerca, analisi, sperimentazione del visibile e accettazione dell’errore, sono i miei fondamentali. Oggi pongo la mia attenzione al paesaggio con attraversamenti nomadici delle periferie urbane.

UNDER YOUR FEET La forza di gravità del pianeta terra, mantiene i nostri piedi vicini al suolo. È una relazione evolutiva, osmotica, con un grande organismo composto da esseri viventi.
Riflettere su questo equivale a prendere consapevolezza della necessità, quanto mai attuale, di avere un altro atteggiamento verso il suolo, che non sia di consumo, ma di mantenimento delle sue peculiari caratteristiche organiche e fisico-chimiche.
Attraverso l’ impermeabilizzazione di vaste superfici del territorio, non si permette al suolo di respirare, limitandone così il rilevante potere di mediatore climatico.
Denis Giusti Nato nel 1972, vive e lavora nella provincia di Verona. La sua fotografia si concentra con un approccio documentario del territorio Veronese attraverso progetti a lungo termine in contrasto al ritmo frenetico della produzione fotografica contemporanea. La sua ricerca si focalizza in particolar modo sul rapporto tra il territorio, le sue alterazioni e i suoi abitanti. L’identità del fotografo si evidenzia nella modalità lenta e riflessiva con uno sguardo di osservazione analitico e attenzione sugli spazi marginali e antispettacolari THE POWER NATURE La capacità della natura ad adattarsi, modellarsi, modificarsi, evolversi a sé stessa e ai nostri interventi sul paesaggio, dimostra la sua supremazia, la sua potenza e dimostra l'incredibile dote di forza vitale in grado di riprendersi e rigenerarsi.  Le immagini sono una riflessione sul potere della natura nel reclamare i suoi spazi e come sia in grado di dire che l’uomo non è indispensabile alla sopravvivenza della natura e non può contribuire alla sua distruzione totale; può semmai farsi responsabile della propria autodistruzione perché la natura è più forte dell'uomo, e alla fine vince sempre
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Denis Giusti
Denis Giusti Nato nel 1972, vive e lavora nella provincia di Verona. La sua fotografia si concentra con un approccio documentario del territorio Veronese attraverso progetti a lungo termine in contrasto al ritmo frenetico della produzione fotografica contemporanea. La sua ricerca si focalizza in particolar modo sul rapporto tra il territorio, le sue alterazioni e i suoi abitanti. L’identità del fotografo si evidenzia nella modalità lenta e riflessiva con uno sguardo di osservazione analitico e attenzione sugli spazi marginali e antispettacolari

THE POWER NATURE La capacità della natura ad adattarsi, modellarsi, modificarsi, evolversi a sé stessa e ai nostri interventi sul paesaggio, dimostra la sua supremazia, la sua potenza e dimostra l'incredibile dote di forza vitale in grado di riprendersi e rigenerarsi. 
Le immagini sono una riflessione sul potere della natura nel reclamare i suoi spazi e come sia in grado di dire che l’uomo non è indispensabile alla sopravvivenza della natura e non può contribuire alla sua distruzione totale; può semmai farsi responsabile della propria autodistruzione perché la natura è più forte dell'uomo, e alla fine vince sempre


Tommaso Sterza fotografo ventiquattrenne di Pescantina in provincia di Verona. Dedica la sua ricerca fotografica alla descrizione e documentazione dell’architettura e paesaggistica urbana Veneta, ricercando tracce topologiche tra le diverse geografie che la caratterizzano. Il progetto ISLAND IN THE SUN analizza l’impatto delle alte temperature sulla vivibilità urbana, confrontando aree naturali e non, per rilevarne le differenze termiche. Lo studio si concentra su Pescantina (Verona), scelta come esempio di cittadina in evoluzione. Tra giugno e agosto sono state eseguite analisi termiche del paesaggio urbano, i cui risultati sono presentati con foto sovrapposte a immagini termiche. L’obiettivo è evidenziare quanto la presenza della natura influenzi il microclima urbano, promuovendo un'urbanizzazione più sostenibile e integrata con essa.
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Tommaso Sterza
Tommaso Sterza fotografo ventiquattrenne di Pescantina in provincia di Verona. Dedica la sua ricerca fotografica alla descrizione e documentazione dell’architettura e paesaggistica urbana Veneta, ricercando tracce topologiche tra le diverse geografie che la caratterizzano.

Il progetto ISLAND IN THE SUN analizza l’impatto delle alte temperature sulla vivibilità urbana, confrontando aree naturali e non, per rilevarne le differenze termiche. Lo studio si concentra su Pescantina (Verona), scelta come esempio di cittadina in evoluzione. Tra giugno e agosto sono state eseguite analisi termiche del paesaggio urbano, i cui risultati sono presentati con foto sovrapposte a immagini termiche. L’obiettivo è evidenziare quanto la presenza della natura influenzi il microclima urbano, promuovendo un'urbanizzazione più sostenibile e integrata con essa.

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